L'impero. La vittoria impossibile by Anthony Riches

autore:Anthony Riches [Riches, Anthony]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Newton Compton
pubblicato: 2021-03-31T14:27:56+00:00

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«Sai che non li troveremo, vero?».

Vittore guardò Scauro per un istante prima di rispondere, mentre sorseggiava del vino al miele. I tre tribuni stavano facendo colazione insieme come erano soliti fare, masticando bocconi di quello stesso pane tostato e formaggio di cui si erano cibati durante la marcia nei cinque giorni precedenti. Le loro quattro coorti avevano lasciato la fortezza il giorno dopo la sua liberazione, marciando verso ovest, in seguito a una riunione fra ufficiali che aveva lasciato Vittore profondamente turbato dall’atteggiamento del legato Nigro e del suo collega pretoriano. Materno si era ritirato in fretta e furia – senza offrire ulteriore resistenza una volta che il suo contrattacco iniziale era stato neutralizzato, apparentemente preso in contropiede e spiazzato dall’inaspettato avvicinamento dell’esercito da est – e a quanto pareva Nigro era deciso a dormire sugli allori. Evidentemente intenzionato a non rischiare un nuovo assedio, e altrettanto preoccupato dei rischi derivanti dal lasciare la frontiera germanica più sguarnita del necessario, il legato aveva prontamente ordinato alle coorti pretoriane e tungre di dare la caccia e occuparsi dei banditi rimasti senza ulteriori rinforzi. Aveva altresì respinto l’obiezione di Scauro, secondo cui un esercito così sparuto avrebbe potuto trovarsi in inferiorità numerica, facendogli notare che i suoi tungri avevano facilmente affrontato un numero di nemici quasi pari al doppio della loro armata, riportando una vittoria che lasciava presagire come i ribelli sopravvissuti sarebbero facilmente crollati sotto qualsiasi tipo di attacco.

«Distaccherò un’unità di cavalleria sufficientemente nutrita da consentirti di esplorare i dintorni per miglia e miglia, e sono fiducioso che voi due, da ottimi ufficiali quali siete, troverete un modo per concludere rapidamente questa faccenda. La mia priorità deve essere quella di proteggere la fortezza e impedire che si verifichi ancora la minaccia che Materno stava per rappresentare per noi, ed è proprio quello che ho scritto a Cleandro, sottolineando la fiducia che ripongo in entrambi».

Scauro si rendeva conto fin troppo bene di quello che stava succedendo: Nigro scaricava su di loro la responsabilità di soffocare il pericolo rappresentato da quei banditi, e cioè la minaccia che incombeva sulla sua stessa carriera. Ma non poté fare altro che accettare la sfida, considerato l’entusiasmo immediato con cui Vittore aveva accolto la proposta. L’eccessiva sicurezza ostentata dal collega era aumentata esponenzialmente nei giorni successivi, quando le quattro coorti si erano addentrate ancora di più nelle colline della Gallia Lugdunense alla ricerca degli uomini che stavano braccando.

«Stai ascoltando, collega, oppure stai pensando ai pericoli che comporta uno sbrindellato esercito di schiavi e disertori?».

Si inchinò in segno di scusa, sorridendo alla vista dell’irritazione, solo in parte simulata, di Vittore.

«Mi dispiace, collega, i miei pensieri indugiavano momentaneamente altrove. Perdonami, che cosa stavi dicendo?»

«Che credo fermamente tu stia sottovalutando le nostre possibilità, Rutilio Scauro. Con mezza ala di cavalleria a nostra disposizione, possiamo dare la caccia al mio ex compagno con molta più efficienza di quanto tu pensi».

L’uomo più giovane accolse l’osservazione con un cenno della testa.

«Gli esploratori a cavallo sono un valore aggiunto, lo ammetto, ma tutto ciò che hanno trovato finora sono le tracce del suo esercito, peraltro alquanto vaghe.

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